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Pianoforte
Martucci Giuseppe(1856-1909) Fantasia Op.51 Revisione di CARLO PESTALOZZA
A Giuseppe Martucci (Capua 1856 - Napoli 1909) pianista, didatta, direttore d'orchestra e compositore, va riconosciuto un ruolo di primissimo piano nel panorama musicale italiano degli anni che abbracciano l'ultima quarto del 19°secolo e il primo decennio del '900.
Non ancora ventenne intraprende una brillante carriera pianistica in Italia e all'estero. Attività che gli fruttò validi consensi tra cui quelli di Liszt e A.G. Rubinstein.
Come didatta lo vediamo a 24 anni docente di pianoforte al Conservatorio di Napoli e in seguito direttore del Liceo Musicale di Bologna. Nel 1902 è direttore al Conservatorio di Napoli; posto che occupò fino all'anno della morte.
Il suo esordio come direttore d'orchestra avviene nel 1881, alla guida della locale orchestra napoletana, di recente formazione, e si conclude con la direzione del Crepuscolo degli dei a Napoli l'8 dicembre 1908, sei mesi prima di morire.
I programmi da lui svolti come direttore e pianista contribuirono decisamente al rinnovamento del gusto musicale italiano, in particolare con la valorizzazione dei maggiori esponenti del primo e secondo romanticismo tedesco: Beethoven, Schumann, Brahms, Wagner.
A lui si deve inoltre la diffusione della musica di Bach, che a cento anni dalla sua morte era pressoché ignorata in Italia. Va ricordata la prima esecuzione italiana del Tristano e Isotta, avvenuta sotto la sua direzione a Bologna nel 1888
Se alla generazione dell' "ottanta" dei Pizzetti, Malipiero, Casella, la cosiddetta « avanguardia » del primo '900, va il merito di essersi schierata contro il monopolio dell'opera nel mondo musicale italiano e di aver portato un contributo decisivo per la riaffermazione dei valori della musica pura, mediante un ritorno alle forme dei '600 e '700, è alla generazione precedente, sullo scorcio degli ultimi venti anni dell"800, che bisogna risalire se vogliamo definire il punto di partenza del processo di rinnovamento della musica strumentale in Italia.
A buon diritto Martucci può essere annoverato tra i pochissimi rappresentanti del sinfonismo italiano di fine ottocento.
Con pochi altri compositori come Sgambati, Bossi, Sinigaglia, fu il più autorevole promotore di questa tendenza rinnovatrice di fine secolo, anche se i modelli perseguiti da costoro vanno ricercati tra i sinfonisti tedeschi e anche se lo sforzo che li univa in un comune programma d'intenti avveniva nel più totale isolamento.
Come compositore ci ha lasciato un vasto repertorio di brani pianistici, due Sinfonie, un Concerto per pianoforte e orchestra, un oratorio e varie composizioni strumentali e vocali da camera.
L'opera 51, composta nel 1880, si colloca in una fase di maturazione più avanzata del linguaggio martucciano e dei suoi contenuti espressivi.
Il genere « da salotto » e il pezzo « di carattere » e bozzettistico lasciano oramai spazio a forme di più ampio respiro e di più severo rigore come la variazione, la fantasia, la giga, lo studio da concerto, lo scherzo tripartito, la sinfonia, il concerto per pianoforte e orchestra ecc. dove l'indubbia presenza dei grandi modelli del romanticismo tedesco, in particolare di Mendelsshon, Schumann, Brahms, bene si fonde con la norma classicistica derivata dalla lezione di Beniamino Cesi che gli fu maestro negli anni di apprendistato.
La presente revisione della Fantasia op.51 è stata curata tenendo come base di lavoro la 1° edizione edita da Ricordi, in cui appare la stesura originaria del brano.
In una fase successiva Martucci vi ha apportato non poche modifiche, per la maggior parte, a dir vero, di scarsa rilevanza.
Abbiamo comunque voluto tener conto dei ripensamenti successivi riportando in appendice tutti gli interventi operati sul testo primitivo, così come risultano nell'edizione riveduta da Alessandro Longo, pubblicata da Ricordi quando Martucci viveva a Napoli i suoi ultimi anni. Nostra è la diteggiatura e la pedalizzazione, completamente assente nell'edizione che ha fornito il testo di base.
Sono state soppresse alcune rare indicazioni dinamiche che ci sembravano superflue. Tra parentesi quadre abbiamo posto alcune indicazioni interpretative, del tutto personali e i tempi di metronomo che possono suggerire una scelta alternativa.
Carlo Pestalozza
Disponibilità:
Prezzo: € 18,50
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