 Codice: ER1603 |
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De Sanctis Cesare La polifonia nell'arte moderna vol.III spiegata secondo i principi classici
Lo sviluppo moderno dato all’Armonia ha fatto trascurare i severi studi contrappuntistici. Ma, nonostante la libertà di cui hanno dato esempio i più grandi Compositori del nostro secolo, è provato che non è possibile scrivere della buona musica polifonica vocale senza attenersi alle regole dei nostri antichi.
Le libertà sono infatti facilitate dalla diversità dei timbri, e ciò che è tollerabile, ed anzi qualche volta piacevole al nostro orecchio in una esecuzione orchestrale, non lo è, o lo è meno, nella musica eseguita da sole voci.
E’ inoltre provato che non riesce buon compositore chi non ha acquistato la mano franca e sicura in questa specie di ginnastica musicale, alla quale consacrarono lunghi anni di studio i più grandi e più geniali compositori, compresi quelli che hanno maggiormente messo in derisione le formole scolastiche.
Dopo aver dato tanto sviluppo allo studio dell’Armonia che per noi, come abbiamo detto nel nostro Trattato (1), è il vero fondamento della tecnica musicale, sentiamo il dovere di limitare lo studio del contrappunto agli esercizi indispensabili.
Così abbiam fatto nel compilare il programma dell’insegnamento da noi dato nel Liceo Musicale di Santa Cecilia in Roma; ed è appunto per i risultati ottenuti che crediamo utile, a compimento del Trattato d’Armonia, pubblicare queste lezioni di Contrappunto e Fuga.
Il P. Martini nella prefazione alla sua opera Saggio fondamentale pratico di contrappunto» dice che per apprendere e impossessarsi dell’arte del contrappunto è necessario comporre sopra il canto fermo.
Senza discutere questa opinione del Martini, è lecito affermare che la cognizione della tonalità antica, alla quale il contrappunto deve la sua origine, può riuscire molto utile al giovane studioso, sia perchè alcune regole sono derivate e si riferiscono a quella tonalità, sia per meglio studiare e comprendere gli antichi capolavori.
Questo studio poi non solo è utile ma necessario — anche riguardo all’armonizzazione — ai giovani che si dedicano alla musica sacra. Per tali ragioni abbiamo creduto far precedere a queste lezioni una breve esposizione delle regole su cui poggiava la tonalità antica.
Esse serviranno anche a facilitare la lettura dei libri corali — Antifonario e Graduale — nei quali insigni compositori, come Wagner e Listz, hanno attinto spesso l'ispirazione per i più elevati soggetti svolti nelle loro composizioni.
Quest’opera sarebbe però incompleta, e poco adatta alle esigenze di oggigiorno, se a questi studi che svolgono i principi del contrappunto rigoroso, non si aggiungessero gli esempi delle eccezioni più accettate e che, secondo la qualità del componimento, possono essere non solo tollerate, ma anche consigliate ai giovani compositori.
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